Torna la Serie A e tornano le sorprese: la giornata appena trascorsa è stata un tripudio di colpi di scena a partire del 4-0 rifilato al Napoli da parte del Milan a pochi giorni dai quarti di Champions. Non solo: il terzo ko di fila in casa Inter è firmato Fiorentina, sempre più vincente in questa ultima parte di campionato. Nella seconda metà del tabellone, l’Empoli di Bandinelli torna a sorridere, mentre per Cremonese e Sampdoria la retrocessione appare ormai matematica.
CREMONESE-ATALANTA (1-3). Dopo cinque giornate in cui era riuscita a racimolare non più di quattro lunghezze, la squadra di Gasperini centra il risultato da tre punti contro la Cremonese portandosi quota 48. Per i grigiorossi, invece, il derby lombardo non fa altro che confermare il peggio e la sempre più vicina retrocessione: nella cornice del Giovanni Zini il 3-5-2 di casa non rimane passivo di fronte ai colpi avversari con tanto di tiro in porta dopo 5’ da parte di Meite. La parata di Musso non riesce a scuotere più di tanto i suoi e i ritmi della partita rimangono piuttosto bassi fino a quando De Roon riesce a sbloccarla sullo scadere della prima frazione: l’errore di Aiwu in fase di difesa viene sfruttato perfettamente dal numero 15 che sconfigge Carnesecchi di destro. Nella ripresa i bergamaschi alzano l’asticella e cominciano a giocare come una vera squadra europea: Boga, imboccato da Hojlund sulla destra, raddoppia al 73’ e ad archiviare la pratica ci pensa Lookman al 3’ di recupero. L’unica soddisfazione che i grigiorossi riescono a dare al proprio pubblico è aver annullato il clean-sheet nerazzurro con il rigore capitalizzato da Ciofani al 56’.
INTER-FIORENTINA (0-1). Ancora uno scivolone per i nerazzurri che, dopo Juventus e Spezia, capitolano anche contro la Fiorentina: il colpo di testa di Bonaventura al 53’ è fatale per gli uomini di Inzaghi i quali non riescono più a reagire e incassano così la terza sconfitta consecutiva. Nel primo parziale è grande battaglia tra le due formazioni, entrambe vicine al gol fin da subito: al 13’ i viola riescono a inserirsi sulla sinistra con Castrovilli ma Onana risponde presente e Mkhitaryan prova a dare la carica ai suoi 8 giri di lancetta dopo con una rovesciata che manca di poco lo specchio della porta. I toscani sono attenti alle ripartite avversarie e chiudono la difesa contro Lukaku che spreca la chance di vantaggio al 27’ e viene stoppato da Castrovilli 3’ dopo. Nonostante i molti gol segnati con la nazionale, l’attaccante belga è poco preciso e a 5’ da inizio ripresa non sfrutta il precisissimo cross di Bastoni. L’Inter tenta di pareggiare i conti per tutto il resto della frazione ma sono gli ospiti a portarsi a casa il bottino da tre punti che vale loro il 9° posto.
JUVENTUS-VERONA (1-0). Brividi in casa Juventus con i piemontesi che per poco non soccombono a una Verona che, decimata dagli infortuni, dà il tutto e per tutto durante i 90’ di gioco. Già pericoloso nei minuti iniziali, il 3-4-2-1 scaligero tenta di inserirsi su tutti i palloni in un primo tempo non particolarmente elettrizzante. A sbloccare il match è Kean che, al 55’, riceve perfettamente il suggerimento di Locatelli battendo Montipò di destro. Marco Zaffaroni commenta così la prestazione dei suoi: «Ciò che è importante è la reazione dopo quella partita. La squadra ha fatto un’ottima gara, abbiamo creato tante situazioni soprattutto all’inizio dove potevamo andare in gol. Abbiamo giocato il calcio che stiamo cercando di fare, da questo punto di vista era quello che si chiedeva alla squadra». Grazie alla vittoria da tre punti gli uomini di Allegri salgono a quota 44 mentre i gialloblù rimangono al terz’ultimo posto a 19 lunghezze.
BOLOGNA-UDINESE (3-0). Davanti al pubblico di casa i rossoblù calano il tris firmato Posch (3’), Moro (12’) e Barrow (49’): niente da fare per la squadra di Andrea Sottil, a -10 dalla zona Europa. Chi sogna invece le coppe internazionali sono gli uomini di Motta che, nonostante l’assenza ancora per infortunio del loro numero 9, danno prova di grande carattere portandosi in vantaggio già al 3’: l’autore dell’1-0 è Posch, ormai a cinque reti in questo campionato, il quale sblocca la gara con un tiro incredibile dai 30 metri. Una decina di minuti dopo il Bologna sorprende ancora i suoi tifosi raddoppiando con Moro che batte Silvestri con un piatto rasoterra imparabile per il portiere emiliano. I padroni di casa giocano un match perfetto e salvano il loro clean-sheet al 23’ con il numero 3 che calcia via il colpo di testa in porta di Zeeglaar e infliggono un pesantissimo 3-0 agli avversari con il destro di Barrow su suggerimento dello stesso Moro.
MONZA-LAZIO (0-2). Tutto facile per i biancocelesti che, all’U-Power, sconfiggono per 2-0 i padroni di casa, scesi in campo senza capitan Pessina (diffidato) e poco reattivi di fronte agli attacchi avversari. Già al fischio del signor Marcenaro i laziali partono all’attacco con Pedro che, dopo un tiro di poco sopra la traversa al 12’, va a segno su un pallone spazzato via in area da Rovella. Nonostante il risultato finale, il match rimane combattuto per tutti i 90’: al 16’ Zaccagni manca il raddoppio e Sensi tenta di spronare i suoi con un tiro che però colpisce il palo. Nel secondo tempo il 2-0 viene firmato da Milinkovic Savic che, su punizione, supera la barriera biancorossa con un tiro imparabile per Di Gregorio. Con i tre punti conquistati, la Lazio sale a +4 sul Milan confermandosi in zona Champions mentre il Monza si deve accontentare del 13° posto.
SPEZIA–SALERNITANA (1-1). Domenica pomeriggio all’insegna di uno scontro nella seconda metà del tabellone con lo Spezia che conquista un punto cruciale per allontanarsi dal pericolo retrocessione pur rimanendo a -3 dai granata. Al Picco gli ospiti iniziano a rendersi pericolosi già dai primi minuti con Piatek la cui palla però è spazzata via da Ampadu: il ritmo di gioco rimane tutto sommato alto e i liguri provano a ribattere con Shomurodov ma il suo tiro finisce alto. È l’autogol di Caldara a sbloccare la partita: il difensore centrale, nel tentativo di arginare l’attacco del numero 9 avversario, spedisce la sfera nella porta amica sul finire della prima frazione. In un secondo tempo senza grandi emozioni, i bianconeri riescono a pareggiare i conti con il loro numero 14 e per poco non raddoppiano con Maldini il quale però centra la traversa su punizione: nonostante l’alta intensità di gioco, la sfida si conclude sull’1-1.
ROMA-SAMPDORIA (3-0). Domenica sera a tinte giallorosse: in casa propria, la Roma si impone fin dal 1’ e cala il tris contro una Sampdoria rimasta in 10 al 48’. Il successo dei capitolini permette loro di salire a quota 50, a pari merito con l’Inter, mentre le chances di salvezza appaiono sempre più lontane per i liguri. Il primo tempo vede una situazione piuttosto stabile con Dybala scatenato e Augello grande trascinatore dei suoi. Più volte i padroni di casa si portano vicino al gol ma prima colpiscono il palo (Wijnaldum al 36’) e poi sono bloccati da Ravaglia sul finale del parziale. A inizio ripresa, Murillo riceve il doppio giallo per un intervento troppo deciso su Abraham e 10’ dopo la Roma segna la rete del vantaggio con il suo attaccante olandese che, preciso di testa, batte il portiere blucerchiato. Ad archiviare la pratica ci pensano Dybala all’88’ su calcio di rigore ed El Shaarawy su suggerimento di Solbakken, siglando il 3-0 che condanna la Sampdoria.
NAPOLI-MILAN (0-4). Il risultato più inaspettato è quello di domenica sera al Maradona di Napoli: il Milan si rende autore di una prestazione impeccabile e sconfigge per 4-0 i padroni di casa, sempre primi a 71 lunghezze; oltre alla fiducia in vista della sfida europea, i diavoli conquistano il terzo posto superando i “cugini” interisti e la Roma. Tra le fila azzurre figura una grande mancanza, Osimhen: il centroavanti nigeriano, dopo aver perso la sua mascherina portafortuna, si è procurato una lesione muscolare e rischia di saltare il quarto di finale. Prestazione suntuosa, invece, per gli uomini di Pioli che si portano in vantaggio già al 17’ con Leao che supera abilmente Meret con un pallonetto su assist di Brahim e poi sul 2-0 8 giri di lancette dopo con Brahim Diaz aiutato da una deviazione. Non contento, il Milan cala il tris al 59’ con il numero 17 che supera facilmente Rrahmani infilando un mancino imparabile e mette il match in cassaforte 8’ dopo con Saelemaekers che riesce a saltare tutti i difensori azzurri.
EMPOLI-LECCE (1-0). Torna a sorridere l’Empoli dopo quattro ko consecutivi: davanti al proprio pubblico gli uomini di Zanetti conquistano tre punti cruciali a spese del Lecce, appena a +6 dalla zona retrocessione. Nella cornice del Castellani, entrambe le squadre optano per una difesa a quattro per tentare di arginare l’offensiva avversaria: per tutto il primo parziale, infatti, nessuna delle due riesce a rendersi particolarmente pericolosa. Una fiammata da parte degli ospiti arriva solamente sul finale del tempo, ma il tiro di Blin, vicinissimo alla porta, viene salvato da capitan Bandinelli. Nel frattempo, estinto il principio d’incendio che aveva fatto iniziare la partita un’ora in ritardo, le squadre tornano in campo per la ripresa con i padroni di casa che riescono a conquistare un penalty grazie al fallo di Hjulmand su Parisi. Al 62’, così, gli azzurri sbloccano la partita grazie a Caputo e il triplice fischio arbitrale al 90’+6’ sancisce per loro il clean-sheet.
SASSUOLO-TORINO (1-1). L’ultimo match della giornata si conclude con un pareggio: i granata tornano dalla trasferta emiliana con una sola lunghezza, mentre il Sassuolo interrompe la sua striscia positiva da tre punti. La sfida, equilibrata dall’inizio alla fine, si apre con Rodriguez e Berardi, pericolosi da entrambe le parti, ma si sblocca sono al 36’ quando Pinamonti – su respinta di Milinkovic, sigla l’1-0 per i suoi. Nonostante una rete annullata dall’occhio del VAR, gli ospiti pareggiano i conti al 66’ con Sanabria di testa su suggerimento di Lazaro. La sfida si conclude si un 1-1 che vale rispettivamente il 12° e il 10° posto.
