Incredula vittoria della Juve del ritrovato Ossimoro, che contro l’Inter fino al gol del vantaggio ha temuto di perdere meritatamente, nonostante nemmeno l’Inter dimostrasse di essere una squadra entusiasmante.
Da qui in poi, come spesso insegna e stupisce il calcio, molto è cambiato: Kostic si è ricordato che la vita non è solo crossare a caso, ma crossare perché è giusto farlo, dando magari un senso; Rabiot si è inventato un gol di grande abilità, anche perché con una squadra svuotata dell’attacco e con il solo Milik a fare numero dimenticato da tutti, toccava a qualcun altro provare a segnare (e infatti la Juve ha segnato al primo tiro in porta).
Ammesso che il gol annullato a Danilo è corretto ma è spiacevole vedere annullare gol così perché la mano (tra l’altro bloccata dal braccio insistito dell’avversario) è quasi obbligata al tocco e certo non si può ritenere gol simili (indipendentemente da chi li segna) realizzati con la mano, ma il regolamento oggi è questo ed è ovvio che al Var queste cose si vedono.
Ammesso che è sempre piacevole battere una delle grandi rivali di sempre, Inter in particolare, come anche gli interisti potranno capire, specie se questo serve al sorpasso in classifica, resta il guaio di una squadra che per quasi un’ora non ha prodotto niente e tirato mai.
Certo il ritorno di Di Maria (l’ennesimo, fino a quando?) e Chiesa daranno più tecnica e sostanza, d’altronde Ossimoro adesso si incenserà (e magari nuovamente sarà incensato) per la conferma di Fagioli (che ha pure segnato), ma non dimenticatevi che il genio lo ha tenuto in panchina per mesi interi e fosse per lui, cioè non fosse stato obbligato a farlo giocare per mancanza di giocatori, sarebbe ancora lì.
Comunque sereni: nè Juve né Inter vinceranno lo scudetto, la Chanpions o l’Europa League. Nel dubbio, Ossimoro entusiasta.
JUVENTUS (3-5-1-1): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Miretti (36′ st Di Maria); Milik (28′ st Chiesa). A disposizione: Pinsoglio, Perin, Gatti, Bonucci, Rugani, Soulé. All.: Allegri
INTER (3-5-2): Onana; Skriniar (36′ st Darmian), De Vrij, Acerbi; Dumfries (37′ st Bellanova), Barella, Calhanoglu (29′ st Correa), Mkhitaryan (37′ st Brozovic), Dimarco (29′ st Gosens); Dzeko, Lautaro. A disposizione: Handanovic, Cordaz, Gagliardini, Asllani, D’Ambrosio, Carboni, Bastoni. All.: Inzaghi
ARBITRO: Doveri di Roma
MARCATORI: 7′ st Rabiot (J), 39′ st Fagioli (J)
NOTE: Ammoniti: Danilo, Szczesny (J); Calhanoglu, Skriniar (I); Recupero: 0′ pt, 6′ st.