È quasi tempo di iniziare i (controversi) Mondiali in Qatar; per molti, ma non per tutti: all’appello manca la Nazionale azzurra. Ma questo non è ancora il momento di rammaricarsi per l’occasione mancata quanto, piuttosto, quello di spendere le ultime energie prima della pausa.
NAPOLI-EMPOLI (2-1)
Chi l’ha capito bene sono stati i ragazzi di Luciano Spalletti che, durante la quattordicesima giornata, al Diego Armando Maradona hanno sconfitto l’Empoli, portandosi a 38 lunghezze in classifica (ben 8 in più rispetto al Milan). Buona prestazione anche dei toscani che hanno mantenuto inviolata la porta di Vicario per tutto il primo tempo. I toscani si sono spesi in difesa, con Luperto che al 39’ atterra un Osimhen pericoloso sulla fascia. Negli ultimi 45’ la situazione si fa più vivace, con giocate interessanti da entrambe le parti e i partenopei vanno in vantaggio al 69’. Grazie al VAR che aveva confermato l’irregolarità di un tocco di Marin in area, Lozano non si fa sfuggire la possibilità di segnare su rigore. Con l’Empoli rimasto in dieci al 74’ (espulsione dello stesso Luperto), Zieliński riesce a infiltrarsi nella difesa avversaria e a segnare il gol del raddoppio (88’).
SPEZIA-UDINESE (1-1)
Partita che si è decisa nei primi 45’ di gioco, quella tra Spezia è Udinese è stata una sfida che ha consegnato ancora un punto ai friulani, ora ottavi in classifica. La sfida del Picco vede i bianconeri partire in maniera aggressiva per tentare di archiviare la pratica “Spezia” il prima possibile (con tanto di gol annullato dal VAR al 20’). I padroni di casa sono bravi a sfruttare il momento di spaesamento degli avversari con Reca che spedisce in rete la sfera colpendola di testa al 33’. La reazione dell’Udinese, però, non tarda ad arrivare e Lovric, ben servito da Success, devia la palla tra i pali di Zoet (43’). Nel secondo tempo, solo la traversa di Wallace nel recupero si trasforma nell’unica vera occasione di gol e lo Spezia conquista, per ora, il 17° posto.
CREMONESE-MILAN (0-0)
Serata amara per la squadra allenata da Pioli, ma grande festa in casa grigiorossa con la Cremonese che si porta a +3 rispetto alla Sampdoria, ma rimane ancora in zona retrocessione. Nei primi 45 giri di lancetta, sono i rossoneri a fare la voce grossa, ma, tutte le occasioni create, vengono sventate da un attento Carnesecchi. Il portiere della Cremonese riesce a privare gli avversari della gioia del gol al 26’, 36’ e 39’. I tre interventi dell’ultimo difensore danno la forza ai grigiorossi di resistere agli attacchi meneghini: e la fortuna sorride alla compagine nella quale, tanto tempo fa, esordì “un certo” Gianluca Vialli. Annullato il gol di Origi al 56’ per posizione irregolare, Leao e compagni si avvicinano solo alla porta avversaria senza mai, di fatto, violarla.
LECCE-ATALANTA (2-1)
Quattordicesima giornata che non premia il consistente turn-over adottato da Gasperini che, mercoledì sera all’Ettore Giardiniero, non raggiunge i risultati sperati: il mister piemontese ha confermato titolari solo Ederson e Pasalic, lasciando spazio a chi di solito rimane in panchina. La difesa, composta da Ruggieri, Okoli e Djimsiti, ha però avuto diversi problemi a bloccare gli attacchi dei giallorossi che vanno a gol al 28’ (Baschirotto) e al 30’ (Di Francesco). Chi convince i tifosi è Zapata che al 40’ capitalizza l’assist di Malinovskyi. Nella ripresa la Dea tenta più volte di strappare il pareggio ai padroni di casa, ma sfuma l’occasione di Koopmeiners all’80’, così come la chance di allungare ulteriormente sull’Udinese.
SASSUOLO-ROMA (1-1)
Pareggio al Mapei nella sfida contro la Roma: dopo 90’ più recupero di una partita combattutissima, i neroverdi riescono a scucire un punto ai laziali e piazzarsi al 12° posto, sopra il Bologna. Serata amara per i ragazzi di José Mourinho che speravano di tornare vittoriosi dalla trasferta emiliana. Nella prima frazione, Zaniolo e compagni sono stati in grado di ritagliarsi molte occasioni, nessuna delle quali, però, è andata a buon fine. Nella ripresa, invece, è Abraham a sbloccarsi negli ultimi 10’, portando la Roma in vantaggio; la caparbietà del Sassuolo, però, permette ai ragazzi di Dionisi di trovare il pareggio all’85’ con Pinamonti. Una cosa è certa: se la Roma vorrà migliorare il suo 7° posto, dovrà essere in grado di concretizzare le belle azioni che è in grado di creare in campo.
INTER-BOLOGNA (6-1)
Si ripete il copione del 19 settembre 2021, un anno dopo, ma sempre nello stesso posto: 6-1 ai danni del Bologna. Arrivata al Giuseppe Meazza carica di aspettative, la squadra rossoblù torna a casa a mani vuote e cinque gol di scarto che rendono la difesa felsinea, all’altezza della quattordicesima giornata di campionato, la seconda peggiore in Seria A. L’Inter, invece, è brava a non subire la pressione post-derby, non facendosi intimorire neanche dall’iniziale vantaggio felsineo (Lykogiannis al 22’). I meneghini recuperano subito con Džeko (26’), Dimarco (36’) e Martinez (42’) e, nella ripresa, dimostrano di essere ancora una squadra in lizza per essere tra le migliori d’Italia (Dimarco, 48’ e Calhanoglu al 59’ su rigore). A incorniciare il tutto è Gosens che al 76’ viene servito perfettamente dal suo compagno serbo e conduce i suoi a una vittoria schiacciante.
FIORENTINA-SALERNITANA (2-1)
Partita che sorride ai Viola, sbloccata subito allo scoccare del primo quarto d’ora: l’appoggio in rete di Bonaventura, imprendibile per Sepe, consegna l’iniziale vantaggio ai padroni di casa. Nel secondo tempo, la Salernitana reagisce con Dia, magistralmente servito da Piatek, che riporta i suoi in parità almeno fino all’81’, quando Jovic segna il gol della vittoria. L’ottima prestazione dei fiorentini permette a quest’ultimi di scavalcare la compagine allenata da Nicola, portandosi a quota 19 punti in classifica.
TORINO-SAMPDORIA (2-0)
La sconfitta di domenica contro il Bologna è acqua passata in casa Torino il quale, durante la quattordicesima giornata, trova la sua sesta vittoria in campionato (la terza all’Olimpico). Partita che ha visto entrambe le formazioni lottare ferocemente per aggiudicarsi tre punti in classifica: per i granata, prima un’occasione al 20’ e poi il gol di Radonjc (29’). La Sampdoria reagisce, ma è fallosa pur di tentare di bloccare gli avversari: poco dopo il raddoppio del Torino, con Vlasic al 59’, i liguri si ritrovano in dieci (espulsione di Stankovic) e, da quel momento fino al triplice fischio arbitrale, il punteggio non cambia.
HELLAS VERONA-JUVENTUS (0-1)
Un’altra vittoria sul filo del rasoio per i bianconeri di Allegri che in classifica puntano a mettere pressione al Milan. Nel primo tempo, una splendida Hellas Verona tenta subito l’attacco al 17’, al 18’ e al 44’, creando non poche difficoltà agli avversari, conscia del fatto di stazionare in piena zona retrocessione. Nonostante una partita non perfettamente giocata, la Juventus trova il vantaggio al 60’ con Kean che capitalizza un buon passaggio di Rabiot. Da lì in poi, tra sostituzioni e cartellini (con i piemontesi rimasti in 10 al 90’+2), è la sfida della Vecchia Signora nel mantenere il clean sheet, condannando gli scaligeri alla nona sconfitta consecutiva.
LAZIO-MONZA (1-0)
Ancora una serata negativa per i brianzoli che, al 15’, si vedono annullare un gol dal giudice di gara e non sono più in grado di violare la porta avversaria. Dopo diverse azioni da entrambe le parti, è Romero a sbloccarla al 69’, sfruttando un rinvio impreciso di Di Gregorio. Niente da fare, nella quattordicesima giornata, per Pessina e compagni che si arrendono alla Lazio e rimangono quintultimi in classifica; da segnalare, per i fantallenatori, il ritorno in campo di Immobile all’86’.