Tra le ultime sette squadre sul fondo della classifica c’è uno scarto di appena cinque punti che sta portando a una lotta senza esclusione di colpi, eccezion fatta per una Salernitana che ormai ha smesso di credere nei miracoli. L’ottima prestazione di Empoli e Cagliari ha ufficialmente riaperto i giochi, mentre – per quanto riguarda la lotta scudetto – il gol di Frattesi sembra aver messo un punto alla questione.
SALERNITANA – SASSUOLO (2-2) La rete di Maggiore allo scadere dei tempi pareggia il risultato all’Arechi e trascina sempre di più il Sassuolo verso la serie B: dopo una prima frazione dominata dagli ospiti (complice una disattenzione clamorosa di CostiI su quello che Bajrami trasforma nel 2-0), i padroni di casa ritrovano momentaneamente il filo del discorso grazie a Candreva. A conti fatti, però, il secondo pareggio consecutivo dei neroverdi non promette nulla di buono in vista della sfida col Milan, così come la trasferta granata all’Olimpico.
MILAN-LECCE (3-0). Prosegue imperterrita la cavalcata degli uomini di Pioli che superano per 3-0 i colleghi Salentini e consolidano ulteriormente il secondo posto. A San Siro è “Milan-show”, con la prima rete della partita firmata dopo appena 6′ da Pulisic. Ad unirsi alla festa sono anche Giroud e Leao, i quali eludono senza problemi una pallida difesa giallorossa. Un Lecce mai davvero in partita si deve quindi arrendere ai Diavoli, subendo il tris a causa dell’espulsione di Krstovic sul finire del primo parziale, una mossa che riavvicina i pugliesi alla zona rossa.
ROMA-LAZIO (1-0). Alla prima panchina del derby, De Rossi fa il regalo più grande alla “sua” Roma con i giallorossi tornano alla vittoria dopo due anni a secco nella sfida cruciale della capitale. Il tanto, troppo nervosismo in campo sicuramente non avrà regalato una prestazione emozionante agli oltre 62 mila presenti ma, come si suol dire, in questi casi è il risultato che conta. La (unica) rete decisiva è dettata dal colpo di testa di Mancini che – sull’assist di Dybala – rimanda direttamente i biancocelesti all’ ottavo posto, complicando un già difficile percorso verso l’Europa.
EMPOLI-TORINO (3-2). La rete di Niang al 4′ di recupero
incrina ulteriormente le chances del Torino di qualificarsi per la Conference mentre restituisce un po’ di sollievo a un Empoli reduce da quattro sconfitte consecutive. La doppietta di Zapata non basta per arginare una buona prestazione da parte dei padroni di casa che mettono a segno 3 tiri su 3 con delle acrobazie da fuoriclasse. Per i granata si affaccia il derby nel prossimo turno, mentre gli azzurri voleranno al Via del Mare per una sfida cruciale.
FROSINONE-BOLOGNA (0-0). Un Frosinone caparbio, deciso a non mollare la presa fa la sfortuna del Bologna, protagonista di una delle sue non migliori serate. Allo Stirpe, il 4-2-3-1 di mister Motta vielle contenuto alla perfezione dai padroni di casa che si portano a 26 lunghezze, a +1 lo sul Sassuolo. Le occasioni sprecate da parte di Ndoye sul finale del match permettono alla Roma di accorciare di due punti sui rossoblù, e in Italia si scatena la lotta Champions.
MONZA-NAPOLI (2-4). Dopo due pareggi e una sconfitta, il Napoli di Calzona torna a vincere, e lo fa contro un Monza orfano del suo capitano. In terra biancorossa, Duric apre le danze dopo appena 9′ , tenendo a bada gli azzurri per tutto il primo parziale. Nella ripresa il match si scalda e, a una rete di Colpani, risponde il poker partenopeo: Osimhen, Politano, Zielinski e Raspadori battono Di Gregorio giocando come la squadra che l’anno Scorso, aveva fatto sognare in grande.
VERONA-GENOA (1-2). Dopo un’ottima partenza dettata da Bonazzoli, gli scaligeri devono arrendersi a un Genoa che non ha ancora rinunciato all’idea del decimo posto. Il pareggio è siglato dall’ottimo lavoro di Ekuban, mentre il raddoppio è in capo, ancora una volta, al destro di Gudmunsson. Lasciando indietro punti salvezza, i gialloblù dovranno tentare l’impossibile contro l’Atalanta, mentre il Grifone sarà in trasferta a Firenze.
CAGLIARI-ATALANTA (2-1). Ancora una volta, mister Ranieri ha compiuto l’impossibile: la vittoria in casa contro l’ Atalanta sembrava un’impresa a dir poco impensabile, ma cuore e gruppo hanno dimostrato il contrario. In un primo tempo già caldissimo, al pallonetto di Scamacca risponde il sinistro di Augello al 42’. Nella ripresa, gli ospiti, palesemente in affanno, cercano disperatamente il gol del vantaggio finendo per esporsi al raddoppio di Viola. Con la sconfitta di domenica, ora la Dea si ritrova a -5 dalla Roma, con l’obiettivo Europa non così sicuro.
JUVENTUS-FIORENTINA (1-0). Ai bianconeri basta rete la di Gatti per rimettersi quantomeno in carreggiata verso un obiettivo Champions che non è ancora assicurato. In una sfida contratta (e per nulla emozionante) , la Fiorentina non riesce a sopravvivere allo stile di gioco “allegriano” e se ne deve tornare a casa con sole 43 lunghezze, a -1 dal Torino. Nonostante la vittoria, il clima in casa bianconera è tutt’altro teso e potrebbe peggiorare ulteriormente con l’arrivo del derby.
UDINESE – INTER (1-2) Al 5′ di recupero del posticipo di lunedì sera il destro di Frattesi è un altro piccolo passo verso una festa scudetto che pare già cosa fatta. Nonostante un possesso palla nerazzurro dell’oltre 76% (e 23 tiri totali) , Lucca e compagni vengono beffati solo all’ultimo secondo quando il pareggio era ormai vicinissimo. A Udine la sfida tra la capolista e i friulani vede diverse occasioni mancate dai padroni di casa a fronte di una rete spettacolare di Samardzic che sblocca il tabellino al 40′. Appena 10′ dal rientro in campo, i meneghini conquistano un rigore per fallo di Okoye su Thuram e Calhanoglu non sbaglia per la quinta volta in questa stagione. Per gli uomini di Cioffi ora le cose si fanno serie, soprattutto considerando che il prossimo weekend c’è la Roma.
