Durante scorsa giornata di campionato, il vertice della classifica non è stato molto scosso: la vittoria delle big e l’incredibile sconfitta dell’Atalanta ha cambiato di poco la situazione, soprattutto se si considera che il Napoli non perde da quel fatidico 4 gennaio. Nel frattempo, la lotta salvezza è ormai entrata nel vivo e vede come protagoniste Verona, Sampdoria e Cremonese, quest’ultima autrice a sorpresa di un punto contro il Torino.
SASSUOLO-NAPOLI (0-2). È sempre lo stesso film: il Napoli di Spalletti sembra essere di un altro pianeta. Nell’anticipo di venerdì sera tutto facile per i partenopei che battono per 2-0 Berardi e compagni portandosi così a 62 lunghezze, sempre 15 in più rispetto alle sfidanti. Sin dal fischio del signor Colombo il 4-3-3 azzurro pressa i padroni di casa sbloccando il match già al 12’ grazie al destro di Kvaratskhelia; al Mapei Stadium il Sassuolo reagisce prontamente ma trova palo appena 2’ dopo. Tra le fila partenopee Osimhen è scatenato come sempre e, dopo aver colpito il legno al 26’, firma il suo 18° gol stagionale al 33’. Sul finire della prima frazione, i neroverdi riescono ad accorciare con Laurienté ma vengono beffati dal VAR che, segnalando un fuorigioco, annulla loro la rete relegandoli al 15° posto.
SAMPDORIA-BOLOGNA (1-2). Partita decisa al 90’ quella di sabato pomeriggio tra Sampdoria e Bologna: al Luigi Ferraris Orsolini salva i suoi dal secondo ko consecutivo sul finire dei tempi portando la squadra all’8° posto, pari merito con la Juventus. A sbloccare il match ci pensa capitan Soriano, tassello fondamentale della rosa bolognese dal momento che Arnautovic è ancora infortunato: servito da Barrow, il centrocampista ex-Sampdoria non sbaglia davanti ad Audero al 28’. A inizio ripresa i padroni di casa reagiscono perché consci dell’importanza di ogni punto in chiave salvezza e pareggiano i conti al 68’: Lucumì trattiene Gabbiadini in area e regala un rigore agli avversari che vanno a segno con Sabiri. Gli uomini di Stankovic però sprecano un’occasione d’oro 3’ dopo: nonostante la conquista di un altro penalty, Skorupkski questa volta intuisce la traiettoria della sfera vanificando ogni speranza di vittoria.
MONZA-MILAN (0-1). All’U-Power Stadium si interrompe la striscia di risultati utili dei padroni di casa e pian piano il Milan riacquista fiducia con la seconda vittoria consecutiva dopo tre ko consecutivi in campionato. Pessina e compagni pagano al 31’ l’aggressività dei meneghini in vantaggio con Messias che supera Di Gregorio grazie all’assist di Kalulu; nella ripresa il Monza si avvicina al pareggio in diversi momenti, prima con Petagna bloccato da un provvidenziale Tatarusanu e poi con Ciurria punito dal legno. Il Milan, dal canto suo, tenta il raddoppio per tutta la frazione ma spreca troppe occasioni-gol: nonostante questo riesce a conquistare il 4° posto, a pari merito con la Roma, mentre i biancorossi scivolano in 11ª posizione dietro Torino e Udinese.
Foto: Giacomo Cosua / Positive Agency
INTER-UDINESE (3-1). Clean-sheet negato agli uomini di Inzaghi ma grande prestazione del 3-5-2 nerazzurro che sabato sera ha sconfitto l’Udinese: a San Siro il primo tempo si conclude in parità, ma nella ripresa l’Inter mette la freccia e sorpassa gli avversari conquistando al risultato finale di 3-1. Va comunque sottolineata la prova dei bianconeri, pressanti fin dal primo minuto, ma che regalano un rigore ai padroni di casa trovandosi così in svantaggio al 20’ (Lukaku); i friulani non demordono e pareggiano i conti al 43’ con Lovric, abilissimo nello sfruttare un varco nella difesa meneghina. Al rientro in campo, l’Inter cambia marcia ritornando in vantaggio al 73’ con Mkhitaryan e mettendo tre punti in cassaforte all’89’ con il “solito” Lautaro che condanna l’Udinese al 10° posto.
ATALANTA-LECCE (1-2). Si sa le cose fatte all’ultimo e velocemente difficilmente riescono bene e così l’Atalanta domenica pomeriggio non è riuscita a recuperare lo svantaggio contro il Lecce. A Bergamo, il 4-3-3 salentino si porta in vantaggio al 4’ con una gran rete di Ceesay, preciso di sinistro nell’angolino; nonostante questo, il primo tempo è costellato di occasioni che l’Atalanta non riesce a sfruttare o che comunque il Lecce riesce a detronizzare. Al 74’, Baschirotto e compagni compiono il miracolo raddoppiando grazie a Blin che, da centro area, batte Sportiello. La Dea tenta di mettere una pezza all’87 privando la compagine pugliese della gioia del clean-sheet (Hojlund), ma il triplice fischio arbitrale sancisce il 2-1 a favore del Lecce che raccoglie tre punti fondamentali per la salvezza.
FIORENTINA-EMPOLI (1-1). Finisce in parità il derby toscano con Fiorentina ed Empoli che guadagnano entrambe un punto portandosi rispettivamente al 14° e 12° posto. All’Artemio Franchi domenica pomeriggio è l’Empoli a portarsi in vantaggio dopo mezz’ora di gioco: un attento Cambiaghi si fa trovare pronto sul cross di Caputo e batte il portiere azzurro di sinistro.
Gli ospiti continuano a essere pressanti per tutta la frazione e siglano il raddoppio al 43’ con lo stesso numero 19, ma la rete viene annullata dal VAR per fuorigioco dell’attaccante. A inizio ripresa, la squadra di Italiano scende in campo con un atteggiamento diverso riuscendo a portarsi sull’1-1 con il colpo di testa di Cabral e strappando il risultato che vale i 25 punti in classifica.
SALERNITANA-LAZIO (0-2). La squadra di Sarri torna a conquistare il bottino pieno che mancava da ormai tre giornate battendo la Salernitana per 2-0 in trasferta; a causa della pericolosa vicinanza dei granata alla zona retrocessione, la squadra di Sousa – subentrato all’esonerato Nicola – inizia a pressare fin dai primi minuti con Candreva il quale però non trova mai lo spunto adatto per servire i compagni. Nella ripresa, la Lazio sblocca il match con Immobile che, approfittando della prima disattenzione avversaria, spedisce in rete un cross di Marusic. Al 69’ il capitano biancoceleste rende nuovamente felici i suoi tifosi (e fantallenatori) capitalizzando in porta un rigore consegnato ai laziali per fallo di Sepe sullo stesso numero 10. Sul finale di partita gli animi si scaldano e Bronn protesta troppo per un penalty assegnato agli avversari e così i granata rimangono in dieci, nonostante non subiscano più gol grazie alla parata del loro portiere sul tiro di Luis Alberto.
SPEZIA-JUVENTUS (0-2). Sfida tutta bianconera quella di domenica sera tra Spezia e Juventus con gli uomini di Allegri che centrano il terzo successo consecutivo; chi non festeggia sono i liguri, ora a -2 dalla zona retrocessione e con quattro sconfitte negli ultimi cinque match.
La partita si apre con il gol di Vlahovic, annullato per fuorigioco, ma i torinesi continuano a pressare ed è Kean a siglare l’1-0 calciando la sfera nell’angolino. I padroni di casa si rendono pericolosi al 40’ grazie a Shomurodov il quale non riesce a spedire in porta il cross offertogli da Verde; al 66’ però gli juventini archiviano la pratica con Di Maria che riceve palla da Danilo, segnando il 2-0 che nega allo Spezia la possibilità da tre punti.
ROMA-VERONA (1-0). Capitolini sempre più stabili al terzo posto anche grazie alla vittoria di domenica sera sul Verona per 1-0: il punteggio, deciso al 45’ da Solbakken, consegna a Dybala e i suoi 44 lunghezze in classifica e, per ora, il posto in Champions; primo risultato negativo nelle ultime cinque partite per gli scaligeri, terz’ultimi a quota 17 ancora in lotta per la salvezza. Il primo tempo vede una sostanziale parità tra i due schieramenti ma il numero 18 è bravo a sbloccare la situazione al 45’ con un gran tiro di tacco impossibile da prendere per Montipò. Il secondo tempo si conclude senza grandi emozioni, ma con una Roma attenta a non lasciare spazio al gioco avversario, tattica premiata dal bottino conquistato.
TORINO-CREMONESE (2-2). Nel posticipo di lunedì sera i grigiorossi conquistano un punto importantissimo nell’economia salvezza ma stabiliscono un record negativo: nessuna vittoria in 30 gare nella massima serie. C’è rammarico anche in casa granata per uno scontro finito in parità ma che poteva essere spunto per raggranellare tre preziose lunghezze; dopo un inizio partita non troppo degno di nota, Sanabria sigla il suo 5° gol stagionale capitalizzando in rete un rigore conquistato al 41’.
Gli ospiti non si lasciano intimorire e pareggiano al 54’ con il destro di prima firmato Tsadjout e raddoppiano al 75’ grazie a Valeri. La Cremonese sembra aver ribaltato la partita ma rimane beffata dal cross di Miranchuk intercettato da Singo che calcia la sfera in rete e priva i grigiorossi della gioia del primo successo stagionale.
