Merih Demiral è abituato a sorprendere. Lo ha sempre fatto. Cresciuto calcisticamente in Portogallo, il difensore turco si è però fatto notare in patria, con la maglia dell’Alanyaspor. Sedici presenze e un gol nella Super Lig, il massimo campionato della Turchia.
Numeri che attraggono l’interesse di più squadre in Europa, ma come spesso accade quella che si muove prima, e meglio, è il Sassuolo, che lo prende in prestito fino al termine della stagione e poi lo riscatta per circa 8 milioni di euro.
In Emilia, però, Merih ci rimane poco. L’ottimo impatto con la Serie A non è rimasto inosservato, anzi. La Juventus di Maurizio Sarri e Cristiano Ronaldo è alla ricerca di una valida alternativa ai titolari nel reparto difensivo e il profilo del difensore neroverde è perfetto.
Demiral saluta così Sassuolo, è ormai pronto per il grande salto. A Torino la concorrenza è alta, specie se i tuoi compagni si chiamano Bonucci, De Ligt, Chiellini. Ma Sarri intravede qualcosa di speciale in Merih, che comincia a trovare sempre più spazio.
Poi arriva la drammatica trasferta di Roma del 12 gennaio 2020, una partita personale dai due volti. Da una parte la gioia per il gol che sblocca il match, il primo in maglia bianconera. Dall’altra il dolore, a cui segue un po’ di rammarico per un infortunio che arriva proprio nel momento in cui Demiral stava cominciando a trovare una certa continuità.
La prognosi è di quelle pesanti: lesioni al legamento crociato anteriore e al menisco, stop di almeno sette mesi. La stagione di Demiral finirebbe qui, se non fosse che l’arrivo del Covid ferma il campionato, per poi farlo ripartire in estate. Merih riesce così a rientrare in tempo per la festa Scudetto, in agosto.
L’anno dopo è ancora Juve, ma in panchina c’è Andrea Pirlo. Con il tecnico italiano, alla prima esperienza da allenatore, Demiral fatica a conquistarsi il posto da titolare e a fine a stagione decide di salutare, riuscendo comunque ad alzare una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.
Ancora una volta, il nome del turco finisce sul taccuino di diverse squadre, ma il progetto che più intriga il forte difensore è quello dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I bergamaschi, vera rivelazione degli ultimi campionati, offrono una vetrina importante come la Champions League e la volontà di insidiare le big anche nella lotta Scudetto. Proprio in Champions, Demiral trova la prima rete nella massima competizione europea, contro il Manchester United, in quello che viene definito il “Teatro dei sogni”: Old Trafford.
Dopo un grande avvio, però, i bergamaschi crollano nella seconda metà del campionato, finendo all’ottavo posto e fuori dalle coppe. Anche in Europa, l’Atalanta fatica. Retrocessa in Europa League, il percorso dei nerazzurri si interrompe ai quarti di finale contro un ottimo Lipsia. Una piccola delusione.
In estate l’Atalanta rispedisce ogni offerta per i suoi gioielli e rinforza la rosa con gli arrivi di Lookman, Ederson e Hojlund, oltre al riscatto di Demiral. Su di lui, Gasperini è pronto a costruire la difesa bergamasca. L’inizio di campionato è ottimo, con la Dea che staziona stabilmente tra le prime quattro. Poi arriva un calo, dovuto anche agli impegni complicati contro Lazio, Napoli e Inter, che costano 4 sconfitte in cinque gare. Alla pausa per il Mondiale, l’Atalanta è scesa al 6° posto. La distanza dal Milan secondo, però, è di soli 6 punti. A gennaio, al rientro in campo, i nerazzurri troveranno Spezia, Bologna e Salernitana prima dello scontro con la Juventus.
Sarà un momento fondamentale del campionato dei ragazzi di Gasperini, che non vogliono rimanere fuori dai giochi un altro anno. Per questo la squadra è stata rinforzata e si è scelto di non vendere i pezzi pregiati come Zapata e Muriel, ma anzi di investire. Poche società, infatti, avrebbero speso 20 milioni per un difensore. L’Atalanta lo ha fatto con Demiral, perché crede nel proprio progetto e perché sa quanto quel difensore sia speciale. In estate poteva finire all’Inter, come rimpiazzo di uno Skriniar che sembrava destinato a lasciare Milano, direzione Paris Saint Germain.
La trattativa con i parigini è però saltata e lo slovacco è rimasto a San Siro, in attesa di un rinnovo che pare cosa fatta. A quel punto, anche Demiral è stato tolto dal mercato, considerata l’impossibilità di trovare un degno sostituto a pochi giorni dalla chiusura del mercato estivo. Oggi, a distanza di pochi mesi, il turco continua a fare gola a molti club. L’Atalanta, però, non se ne vuole privare, non per meno di 50 milioni. Tanto vale oggi Merih, la colonna della Dea.