Il cammino verso l’Europeo 2024 non poteva iniziare più in salita: ieri sera al “Maradona” di Napoli gli azzurri sono stati superati per 2-1 dai cugini d’Oltremanica, incassando così una sconfitta che li lascia a quota 0 punti all’interno del Girone C (composto da Italia, Inghilterra, Ucraina, Macedonia del Nord e Malta).
Il cammino verso l’Europeo 2024 non poteva iniziare più in salita: ieri sera al “Maradona” di Napoli gli azzurri sono stati superati per 2-1 dai cugini d’Oltremanica, incassando così una sconfitta che li lascia a quota 0 punti all’interno del Girone C (composto da Italia, Inghilterra, Ucraina, Macedonia del Nord e Malta) E si sa, perdere non è mai bello e tantomeno lo è contro gli inglesi: quella finale di Wembley dell’11 luglio di due anni fa sembra ormai così lontana a fronte di una rosa azzurra totalmente rivoluzionata con innesti giovani (quali Gnonto) o alle prime esperienze in Nazionale ma su cui il ct Roberto Mancini sta investendo tanto per effettuare il cosiddetto “ricambio generazionale”.
Perché sì, è inutile nascondersi dietro a un dito: l’era di capitan Chiellini è finita da un pezzo e ormai per Bonucci è quasi tempo di passare il testimone anche se l’Italia non sembra essere ancora pronta.
Nella cornice partenopea, i giocatori in casacca azzurra sono scesi in campo con il pensiero a un grande assente della partita, Gianluca Vialli, dirigente della Nazionale scomparso lo scorso 6 gennaio e omaggiato dai suoi “ragazzi” con la scritta sul colletto della divisa «Luca Azzurro per sempre».
Al fischio d’inizio davanti a più di 44mila spettatori, i leoni di Southgate – in cerca di riscatto da quell’eliminazione ai quarti di finale ai Mondiali in Qatar – si rendono pericolosi con Saka autore di un destro potentissimo e Bellingham il cui un tiro centrale appena sotto la traversa spaventa i padroni di casa, ma Donnarumma salva in entrambi casi. La terza buona: sugli sviluppi di un corner, Kane intercetta la sfera sulla sinistra e il suo tiro – respinto – offre un’occasione d’oro per Rice che non si fa pregare e supera il portiere azzurro dal centro dell’area.
In svantaggio già al 14’, il 4-3-3 azzurro tenta la reazione ma gli ospiti continuano a fare la voce grossa, forti della loro fisicità: tre giri di lancette dopo infatti l’Inghilterra sfiora il raddoppio con Shaw che stava per intercettare nuovamente il suo connazionale in forza all’Arsenal, dando vita a un’azione che sottolinea la grande intesa tra i due.
Il primo squillo italiano avviene verso la prima mezz’ora di gioco con Verratti che riesce a creare un tunnel verso Barella le cui speranze di andare a gol però si infrangono contro l’intervento in scivolata dello stesso numero 4 inglese. Il dominio avversario si fa sempre più pressante fino a quando, al 41’, Di Lorenzo commette un fallo di mano nell’area amica che – confermato dal VAR – consegna un rigore a britannici; questi ultimi non sprecano l’occasione e capitalizzano grazie al destro del loro capitano: per il numero 9 è record di gol in nazionale (54 reti in 80 presenze).
Nella ripresa, l’Italia prova a fare capolino con qualche azione capitanata da Pellegrini e Retegui ed è proprio quest’ultimo ad annullare il clean-sheet avversario: su suggerimento del suo connazionale giallorosso, l’argentino naturalizzato italiano supera Pickford con un destro imparabile; per l’attaccante del Tigre, convocato ad hoc per questa fase a gironi, è gol all’esordio con la Nazionale azzurra.
Gli uomini di Mancini tentano per tutto il resto del parziale a pareggiare i conti – prima con Verratti e poi con Politano – ma l’Inghilterra si barrica in difesa per proteggere il bottino da tre punti e, nonostante rimanga in dieci all’80’, si prende la rivincita da quell’Europeo 2020. La Nazionale azzurra fatica e non poco soprattutto a centrocampo, come sottolineato dalle sostituzioni del ct marchigiano: prima Tonali per Jorginho e poi Scamacca per Verratti.
Certo è che tutti i cambiamenti richiedono tempo e probabilmente quello che l’allenatore azzurro vuole dimostrare è che i suoi progetti funzionano come lo è stato in occasione di quel famoso 11 luglio.
ITALIA-INGHILTERRA 1-2
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Acerbi, Toloi, Spinazzola; Barella (62’ Cristante), Jorginho (69’ Tonali), Verratti (88’ Scamacca); Berardi (62’ Politano), Retegui, Pellegrini (69’ Gnonto). A disposizione: Falcone, Meret, Darmian, Pessina, Emerson, Scalvini, Romagnoli. Allenatore: Mancini
INGHILTERRA (4-3-3): Pickford; Walker, Maguire, Stones, Shaw; Phillips, Rice, Bellingham (85’ Gallagher); Saka (85’ James), Kane, Grealish (69’ Foden, 81’ Trippier). A disposizione: Ramsdale, Forster, Henderson, Dier, Chilwell, Guéhl, Maddison. Toney. Allenatore: Southgate
MARCATORI: 13’ Rice (IN), 44’ rig. Kane (IN), 56’ Retegui (IT)
ARBITRO: Jovanovic (Serbia)
AMMONITI: Rice (IN), Grealish (IN), Maguire (IN), Jorginho (IT), Walker (IN), Shaw (IN), Acerbi (IT)
ESPULSI: Shaw (IN)
Servizio fotografico a cura di Giacomo Cosua – Positive Agency