Tutti pazzi per Moise Kean

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Il nome Moise trae origine dal termine egizio “MES” che significa “fanciullo”…e infatti nessuna traduzione poteva essere più pertinente.
Il fanciullo Moise Bioty Kean, di chiare origini subsahariane (i genitori sono nati in Costa d’ Avorio), ma italianissimo di fatto, nasce a Vercelli il 28 Febbraio 2000. Inizia a dare i primi calci ad un pallone indossando la maglia dell’ Asti Football Club, passa per le fila del Torino Football Club e alla tenera età di dieci anni entra a far parte del vivaio della Juventus. In bianconero si fa largo a suon di reti in tutte le categorie giovanili fino ad approdare alla formazione Primavera allenata da Fabio Grosso, sfiorando il tricolore perdendo solo in finale contro l’ AS Roma.
Dalla stagione 2016/17 comincia ad inanellare una serie di record legati alla sua giovanissima età. Con la maglia della Juventus, a soli 16 anni debutta prima in Serie A ( sostituendo Mandzukic contro il Pescara) e poi in Champions ( subentrando a Pjanic nel match contro il Siviglia) diventando così il primo giocatore nato negli anni 2000 ad esordire nel campionato italiano e nella massima competizione europea per club…
Non solo fa il suo esordio nel calcio che conta ma il 27 Maggio 2017 decide di lasciare un segno indelebile negli almanacchi sportivi, siglando la rete decisiva nella vittoria della Juventus contro il Bologna, proclamandosi così il primo giocatore della sua annata ad aver messo a segno un goal in uno dei cinque massimi campionati europei ( Serie A, Liga, Premier, Ligue 1, Bundesliga).
L’ annata sportiva 2017/18 non risulterà particolarmente fortunata, Kean viene mandato in prestito al Hellas Verona, dove in diciannove presenze finirà quattro volte nel tabellino dei marcatori, senza tuttavia a riuscire ad evitare la retrocessione della squadra scaligera.
Nell’ estate 2018 ritorna alla base e l’ allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, lo inserisce nella rosa della prima squadra potendo così allenarsi e confrontarsi con un mostro sacro da poco sbarcato a Torino…un certo Cristiano Ronaldo.
Nonostante sia assodato che Moise Kean sia un enfant prodige, trovare spazio in un reparto offensivo che può schierare atleti del calibro di CR7, Dybala, Mandzukic, Bernardeschi e Douglas Costa sembra quasi una missione impossibile… Ma nulla è impossibile per il fanciullo dei record; infatti dopo aver militato brillantemente in tutte le nazionali giovanili, il 20 Novembre 2018, a 18 anni e 9 mesi subentra a Berardi e diventa il primo nato negli anni 2000 a vestire la maglia azzurra della Nazionale maggiore.
Centrare così tanti record in così poco tempo è sorprendente ma in questo periodo storico riuscire ritagliarsi un ruolo da protagonista in casa bianconera sarà un’ impresa titanica; gli addetti ai lavori però sono concordi nell’ affermare che ci troviamo davanti ad un prospetto interessantissimo con ampi margini di crescita. Se riuscirà a mantenere la tenacia e la costanza che hanno caratterizzato fin qui la sua seppur breve carriera, potrà divenire l’ attaccante su cui fondare la fase offensiva del prossimo corso azzurro targato Roberto Mancini.

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