Weekend lungo quello che si è appena concluso tra gli ultimi colpi di mercato e le crisi in casa Juventus e Milan, la prima sconfitta 2-0 dal Monza di capitan Pessina, la seconda caduta a San Siro contro un Sassuolo che non ha sbagliato nulla. Alla prima giornata di ritorno l’unica panchina sicura sembra essere quella di Luciano Spalletti – primo con il suo Napoli a 53 punti.
BOLOGNA-SPEZIA (2-0). I rossoblù conquistano tre punti importantissimi salendo a quota 26 e scongiurando il fantasma dell’andata – quando avevano pareggiato 2-2 contro lo Spezia. Gli uomini di Motta iniziano ad attaccare già dal calcio d’inizio e, dopo molte occasioni, è Posch a sbloccare la partita con un tiro di prima appena sotto il legno al 37’ (il secondo gol in tre partite consecutive). A inizio ripresa, i bianconeri tentano di impensierire Skorupski, ma Orsolini non ci pensa due volte e, nonostante la rete annullata dalla nuova tecnologia del fuorigioco automatico, va a segno al 77’. La vittoria felsinea pesa molto sull’economia ligure e lo Spezia scivola in quart’ultima posizione, a cinque lunghezze dalla retrocessione.
LECCE-SALERNITANA (1-2). Battuta d’arresto per il periodo turbolento che stava attraversando la squadra campana che, nelle scorse due settimane, aveva esonerato e poi richiamato Nicola ma aveva perso contro Atalanta e Napoli. Quella di venerdì sera è stata una Salernitana che, al Via del Mare, ha sconfitto per 2-1 i padroni di casa: l’opzione del 4-4-2 granata dà subito i suoi frutti e al 5’ gli ospiti si portano in vantaggio con Dia e poi al 23’ con Vilhena. La partita si decide tutta nella prima frazione con il Lecce che non demorde e tenta di riacciuffare il match al 23’ grazie Strefezza che batte Ochoa; durante la ripresa, cala il ritmo di gioco e così Ribery e i suoi conquistano tre lunghezze in classifica scavalcando proprio i loro avversari.
EMPOLI-TORINO (2-2). Si salvano all’ultimo gli uomini di Juric che sabato pomeriggio hanno pareggiato con un Empoli reduce da due vittorie e un pareggio: i toscani giocano e giocano bene tanto da riuscire a portarsi in vantaggio al 37’ grazie al colpo di testa di Luperto che coglie di sorpresa Milinkovic Savic. In casa propria, gli azzurri dettano legge raddoppiando al 69’ con il destro di Marin che sembra chiudere la pratica granata. Il Torino, però, non demorde e priva gli avversari della gioia del clean-sheet all’82’ grazie a Ricci e annulla le possibilità di vittoria dell’Empoli quando, all’85’, Sanabria capitalizza in porta il cross di Miranchuk.
CREMONESE-INTER (1-2). Grande prestazione in trasferta per i nerazzurri che dimostrano di voler rendere le cose difficili al Napoli e che la sconfitta contro l’Empoli è stata solo un errore; della performance interista va sottolineata la tenuta psicologica nel non pensare a una possibile cessione di Skriniar, vero trascinatore della squadra.
La Cremonese, però, non lascia certo vita facile agli avversari, portandosi in vantaggio già all’11’: non sbaglia Orekeke che, al primo tentativo, spedisce un gran tiro a giro all’incrocio dei pali. L’Inter, però, non ci sta a ripetere il copione contro l’Empoli riesce a pareggiare i conti con Lautaro appena 10 giri di lancetta dopo. Nella ripresa è sempre il Toro a dare spettacolo con un destro micidiale scagliato in rete che lascia poco tempo di reazione a Carnesecchi. A causa della sconfitta, i bergamaschi sono sempre più ultimi, ad appena otto lunghezze.
ATALANTA-SAMPDORIA (2-0). Atalanta sempre più in alto, a 38 punti a pari merito con i biancocelesti: nonostante una strenua resistenza da parte dei liguri, gli uomini di Gasperini riescono a sbloccare la partita al 42’ e a raddoppiare al 57’. Nel primo caso un provvidenziale Maehle spedisce in rete la sfera offertagli da Hateboer, nel secondo è Lookman a eludere la difesa avversaria siglando il 2-0 con un bel diagonale. La Sampdoria, al Gewiss Stadium, si fa vedere poco e non riesce a essere incisiva il che le costa la quarta sconfitta consecutiva.
MILAN-SASSUOLO (2-5). Disfatta rossonera quella di domenica a San Siro: un ottimo Sassuolo vince 5-2 contro i padroni di casa segnando una tripletta già nella prima frazione. Dopo il gol annullato a Giroud al 10’ per posizione irregolare, gli uomini Dionisi vanno a segno al 19’ grazie all’azione avviata da Berardi e poi conclusa in porta da Defrel; gli emiliani rincarano la dose appena 3’ dopo con Fratesi.
Il Milan tenta di reagire con il numero 9, autore di un colpo di testa imparabile, ma il Sassuolo è indomabile: rete di Berardi al 31’. Nella ripresa, gli ospiti dimostrano di non voler abbassare l’intensità di gioco e siglano il 4-1 grazie al rigore capitalizzato da Laurienté appena 2’ dopo il fischio arbitrale. I rossoneri provano comunque a ribaltare il risultato ma vedono annullato il gol di Rebic al 56’: l’unica gioia è la rete di Origi all’81’, una pezza per il 5-1 firmato Henrique al 79’.
JUVENTUS-MONZA (0-2). Giornata storta per i torinesi che domenica pomeriggio sono stati superati di due punti in classifica dallo stesso Monza, undicesimo a 25 lunghezze. Partita iniziata col botto quella all’Allianz con la rete di Caprari dopo appena 10 giri di lancette, ma il fuorigioco automatico priva l’attaccante della gioia.
Al 16’, però, Ciurria porta i suoi in vantaggio con un colpo preciso sotto la traversa; i padroni di casa tentano la reazione ma non riescono a trovare spazi di inserimento tra la difesa brianzola e si ritrovano nuovamente sconfitti al 39’.
La doppietta biancorossa firmata Dany Mota infonde ulteriore coraggio a Pessina e i suoi che resistono fino al 90’+4’, nonostante i tentativi della Vecchia Signora di evitare la seconda sconfitta in tre partite.
LAZIO-FIORENTINA (1-1). Biancocelesti beffati in casa propria da una Fiorentina che non ha mollato fino all’ultimo conquistando un pareggio che vale il dodicesimo posto in classifica, a – 1 dal Monza. Italiano cambia il modulo optando per un 4-2-3-1 che però dà i suoi frutti nonostante il vantaggio iniziale dei padroni di casa: all’8’ Casale sfrutta la prima occasione disponibile per battere Terracciano con un destro imprendibile. A 4’ da inizio ripresa, però, i viola tornano a fare la voce grossa grazie a Gonzalez da posizione centrale. Il ritmo di gioco rimane alto per tutta la frazione con occasioni da entrambe le parti ma nessuna delle due squadre riesce a raggiungere la doppietta.
NAPOLI-ROMA (2-1). Vantaggio incredibile quello messo in cassaforte dagli uomini di Spalletti che proseguono il loro cammino verso il tricolore a + 13 sulla Lazio. Come al solito, è Osimhen a sbloccare la situazione con un destro al 17’ che non lascia spazio di manovra al portiere giallorosso: è il 13° gol in 14 partite per l’attaccante nigeriano.
Nella ripresa la partita diventa una gara senza esclusione di colpi con cartellini che volano da entrambe le parti: al 75’ El Shaarawy pareggia i conti capitalizzando il cross da destra di Zalewski. Il Napoli, però, reagisce subito con il gol di sinistro di Simeone all’86’ che regala la vittoria ai suoi lasciando indietro la Roma a combattere per l’Europa (e a decidere del futuro di Zaniolo).
UDINESE-VERONA (1-1). Il Verona ci prova e tenta di ricucire lo spazio che gli manca per essere in zona salvezza lottando fin dal 1’ su un campo ostico come quello dell’Udinese: ad appena 4’ dal fischio arbitrale gli scaligeri conquistano il vantaggio con la conclusione di Lazovic deviata in porta da Becao. Tuttavia i bianconeri sono bravi a reagire con Samardzic che sigla il pareggio con un sinistro nell’angolino ma non riescono più a trovare la porta avversaria per il minutaggio restante, conquistando un pareggio che vale 29 punti in classifica.
