Con Empoli-Sampdoria di lunedì sera, si è conclusa una quattro giorni che ha visto il dominio di Napoli e Atalanta, rispettivamente a segno con cinque e otto reti. Si è bloccata, invece, la striscia positiva del Milan che non è riuscito ad andare oltre il pareggio con Lecce pur portandosi a +1 sulla Juventus e a Roma è “Dybala-show”.
NAPOLI-JUVENTUS (5-1). L’anticipo di venerdì sera ha avuto una sola direzione: quella azzurra. Al Diego Armando Maradona gli uomini di Spalletti hanno violato la porta di Sczczesny ben cinque volte, come non succedeva dal 1993 quando la Vecchia Signora allenata da Trapattoni capitolò con lo stesso risultato contro il Pescara. Già dal fischio d’inizio, il Napoli è stato preciso e insidioso e il gol è arrivato al 14’ con Osimhen che ha spedito in rete una respinta del portiere.
Nonostante gli alti ritmi di gioco, la Juventus non è riuscita ad arginare l’attacco azzurro subendo al 38’ (Kvaratskhelia), al 55’ (Rrahmani), al 65’ (di nuovo Osimhen) e al 72’ (Elmas). Niente clean-sheet per il Napoli a causa della rete di Di Maria al 42’, ma poco importa ai partenopei che salgono a quota 47, a +9 dal Milan.
CREMONESE-MONZA (2-3). Partita di livello altissimo quella di sabato tra Cremonese e Monza il cui risultato è stato incerto fino agli ultimi minuti ma ha sancito il successo di Pessina e compagni. Iniziata con un gol da parte dei brianzoli, a segno con Ciurria servito da Petagna, la prima frazione ha permesso agli stessi biancorossi di portarsi sul 2-0 grazie al rigore capitalizzato da Caprari.
Nella ripresa, è stato ancora “Monza-show” con un destro preciso del numero 17 che ha sconfitto Carnesecchi; i grigiorossi hanno tentato di riprendere in mano il match con Ciofani che, entrato al 57’, è stato bravo a siglare il suo terzo gol stagionale al 68’ e hanno riaperto la partita all’83’ con Dessers. Il referto finale, però, è a favore del Monza che conquista tre punti importanti scavalcando il Lecce, mentre la panchina della Cremonese saluta il tecnico Alvini a favore dell’arrivo di Ballardini.
LECCE-MILAN (2-2). Punto preziosissimo conquistato dal Lecce nel match di sabato contro il Milan, frutto di una grande prova di carattere da parte degli uomini di Baroni. Scesi in campo con un 4-3-3 per fronteggiare il 4-2-3-1 di Pioli, i giallorossi sono andati a segno già al 3’ grazie all’autogol di Hernandez che ha deviato in porta un pallone di Di Francesco destinato a Blin; la compagine pugliese si è portata sul 2-0 al 23’ con un colpo di testa di Baschierotto.
Per tutto il primo tempo è stato dominio pugliese, ma Leao è riuscito dare coraggio ai suoi con una rete al 58’. Il Lecce ha tentato di frenare l’attacco rossonero, ma Giroud e Calabria si intendono bene in area avversaria e quest’ultimo ha pareggiato al 70’. Il Lecce ha mancato di poco il 3-2, ma può dirsi soddisfatto del punto conquistato che gli permette di portarsi a +2 sulla Salernitana.
INTER-VERONA (1-0). Quello di sabato sera è stato un match che si è deciso al 3’, sancendo la vittoria nerazzurra e la prima sconfitta del 2023 per il Verona. Sbloccato appena dopo il fischio dell’arbitro con Lautaro, abile nel beffare Montipò, al computo dei tempi il risultato segnava 1-0.
A San Siro, le due squadre si sono fronteggiate per tutto il primo parziale con il mancato raddoppio dell’Inter al 63’ quando il VAR ha annullato il gol del “Toro” argentino per pressione irregolare su Dawidowicz al limite dell’area. Nonostante i tentativi di apertura di gioco, il dominio nerazzurro ha relegato il Verona al penultimo posto al pari con la Sampdoria.
SASSUOLO-LAZIO (0-2). Finalmente Lazio! La squadra di Sarri è riuscita a sollevarsi dalla sconfitta contro il Lecce e il pareggio con l’Empoli grazie alla vittoria contro i neroverdi che, da parte loro, non sono ancora riusciti a trovare punti in questo 2023. La partita si è sbloccata solo nel recupero del primo tempo quando il VAR ha confermato un rigore a favore dei biancocelesti capitalizzato da Zaccagni.
All’Olimpico sono stati 90’ dominati dalla Lazio che ha chiuso il match nel recupero con Felipe Anderson, che ha consegnato ai suoi tre punti importantissimi. Per fortuna nessun infortunio all’orizzonte per Immobile, uscito durante il primo tempo per un semplice fastidio preferendo chiedere il cambio e non sforzare il flessore della coscia destra.
TORINO-SPEZIA (0-1). Nonostante la vittoria di mercoledì sera in Coppa Italia contro il Milan, il Torino non è riuscito a conquistare più di due punti in campionato dall’inizio di questo 2023, mentre l’anno nuovo sorride allo Spezia che sale a quota quattro vittorie in campionato. Nella prima frazione, sono stati i liguri a portarsi in vantaggio con Nzola, decisivo nel non sbagliare il calcio di rigore consegnato ai bianconeri a causa di un tocco di mano di Djidji. Gli uomini di Gotti sono stati abili nell’arginare l’attacco avversario per tutto il secondo tempo a tal punto che il triplice fischio arbitrale ha sancito l’1-0 ai danni dei granata.
UDINESE-BOLOGNA (1-2). Risultato inaspettato quello di domenica sera: il Bologna ha battuto l’Udinese per 2-1 nonostante l’assenza di molti titolari della rosa (infortunati), tra i quali il suo bomber Marko Arnautovic. Prova di carattere da parte dei ragazzi di Thiago Motta che sono usciti vincitori dalla Dacia Arena, non facendosi scoraggiare dall’iniziale vantaggio bianconero, siglato al 10’ da Beto. Grande protagonista del match è stato il VAR che al 15’ ha negato il raddoppio friulano e ha escluso il tocco di mano di Bijol al 36’ (annullando un rigore a favore dei rossoblù). Il pareggio, però, non ha tardato ad arrivare e al 45’ Sansone, imboccato da Aebischer, colpisce al volo di testa al centro dell’area, ma il direttore di gara ferma tutti: c’è stato fuorigioco. Nonostante il gol annullato, i rossoblù sono riusciti a segnare con Sansone al 59’ e a sorpassare i bianconeri all’80’ con Posch, conquistando tre punti che valgono il 12° posto.
ATALANTA-SALERNITANA (8-2). La Dea sogna in grande e sogna l’Europa: con il suo sesto posto in classifica per ora può accedere alla Conference, ma gli uomini di Gasperini sembrano tutt’altro decisi che a fermarsi. In vantaggio già dal 5’ con Boga, hanno travolto per 8-2 una Salernitana che nulla ha potuto contro l’attacco bergamasco. Sebbene abbiano tentato il pareggio al 10’ (Dia), i granata hanno subito di nuovo al 20’ (Lookman), al 23’ (Scalvini), al 38’ (Koopmeiners) e al 41’ (Hojlund). A inizio ripresa è Piatek a tentare di dare coraggio ai suoi, ma Ochoa viene ancora beffato dal numero 11 al 54’. Nonostante la piccola parentesi campana con Nicolussi Caviglia al 56’, l’Atalanta è andata a gol ancora al 61’ con Ederson e all’85’ con Zortea. Per la Salernitana questo è lo specchietto per le allodole di un momento difficile, dato che la squadra si trova ad appena nove punti dalla zona retrocessione.
ROMA-FIORENTINA (2-0). Tra i tifosi della Roma, ormai, è “Dybala-mania”: la Joya è stato l’uomo-partita di domenica sera contro una Fiorentina rimasta in 10 al 24’. Imboccato da Abraham, l’attaccante argentino è stato autore di un gol spettacolare al 40’ con un bel tiro al volo da fuori area.
La Fiorentina non è stata in grado di reagire, lasciando spazio al raddoppio romano che ha visto ripetersi lo stesso copione della prima rete (82’). La Fiorentina ora è al 10° posto al pari col Torino, mentre i capitolini sono a pari punti con l’Atalanta e sognano l’Europa.
EMPOLI-SAMPDORIA (1-0). Tre punti importantissimi per i toscani che hanno cominciato l’anno conquistando cinque lunghezze, anche grazie al punteggio del posticipo di ieri sera contro la Sampdoria. Clean-sheet per la squadra di Zanetti che rimane all’11° posto grazie al gol di Ebuehi (55’), mentre sfuma l’occasione di pareggio per i liguri che al 97’ hanno segnato con Colley ma la cui rete è stata annullata dal VAR. Per la Sampdoria si tratta del secondo ko consecutivo da inizio anno, risultato che la relega al penultimo posto.