GIANLUCA SCAMACCA, IL GIROVAGO DEL GOL

Lazio, Roma, Psv, Sassuolo, Cremonese, di nuovo Sassuolo, Pec Zwolle, ancora Sassuolo Ascoli ed ora Genoa.. no non sono pazzo ma se guardo la carta d’identità di Gianluca Scamacca un po’ mi sento. 1 gennaio 1999 e ha già giocato in tutti questi club. E’ proprio questo il punto di Gianluca: cambiare, magari emigrare, per crescere, per migliorare.

Che in grado di decisioni importanti lo si capisce subito. All’epoca dei Giovanissimi Regionali non ha paura di passare dallo Lazio alla Roma, la squadra del suo cuore. Passano gli anni ma anche Roma, la sua città natale, inizia a stargli stretta.

“Sentivo che avevo delle lacune da migliorare. Il calcio in Olanda è molto più tecnico ed offensivo. Non tattico come in Italia. L’allenamento è con la palla e ad alta intensità. Poi, non si soffre la pressione.”

La decisone è di quelle importanti, soprattutto per un ragazzo di 16 anni, ma in testa c’è solo una cosa: migliorarsi. Gianluca sentiva il bisogno di addolcire quella potenza fisica, che Madre Natura gli aveva dato, affinando la tecnica. E dove farlo se non in Olanda?!

“È il momento per te di andare in Europa. Però, tu devi abituarti al calcio europeo in un altro modo. Non andare alle solite grandi di Spagna e Italia, vai dove sono stato io: nel Brabante. Gli olandesi curano i fondamentali sulla palla, c’è poca pressione ti insegnano bene a giocare.” (Romario a Luis Nazario De Lima Ronaldo ai tempi del Cruzeiro)

A 17 anni esordisce nella Serie B olandese nel Jong PSV, ma chi lo vede in Olanda per gli anni a venire è subito smentito.

“Appena ho ricevuto la chiamata del Sassuolo, non ci ho pensato due volte a dire di sì. È una squadra molto importante, che punta molto sui giovani e ultimamente sta facendo grandi cose”. Altro viaggio, si torna in Italia, a Sassuolo.

Vince il Viareggio con i neroverdi segnando gol importantissimi, ma sopratutto suggella la propria esperienza nella competizione con il rigore decisivo nella finale. E’ il momento del calcio dei grandi: il Sassuolo lo gira in prestito alla Cremonese.

A Cremona, in Serie B, colleziona 15 presenze e la prima gioia tra i professionisti. Torna dal prestito con la stessa voglia di migliorarsi che lo ha sempre contraddistinto. Decide di ritornare lì dove sente di potersi migliorare di più: l’Olanda. Nei sei mesi al PEC Zwolle colleziona 10 presenze ma non scocca mai la scintilla, quindi torna alla casa madre.

De Zerbi e il Sassuolo decidono di tenerlo in rosa per i restanti sei mesi di stagione. Non viene mai schierato ma tutti si rendono conto delle qualità del ragazzone romano. “Non mi voleva nessuno. Poi mi ha chiamato l’Ascoli”. E’ ad Ascoli che la stella di Gianluca Scamacca inizia a brillare. In una piazza che aveva già visto consacrarsi colleghi come Petagna, Favilli, Orsolini.

Nonostante la stagione non sia facile e i cambi di allenatore molteplici, Scamacca non ne accusa e realizza 13 reti complessive che garantiranno ai marchigiani la salvezza.

Dopo una stagione come quella ad Ascoli, sente essere arrivato il momento di confrontarsi con i difensori della massima serie.

Il Genoa la spunta su altre pretendenti e si assicura in prestito Gianluca. Ma di regalato non c’è nulla nella sua vita; la concorrenza è tanta: Pandev, Pjaca, Shomurodov. Ma si fa trovare pronto! E’ il terzo marcatore più giovane nella storia del Derby di Genova e a suon di gol e prestazioni si sta guadagnando gli occhi puntati delle big del nostro calcio.

Il primo gol di Gianluca Scamacca all’Europeo Under-21 possiamo considerarlo un riassunto perfetto del suo percorso di crescita: ha aspettato il momento giusto per scattare sul suggerimento del compagno; dopo aver lasciato al palo i difensori avversari si è avventato sul pallone con la forza fisica che da sempre lo contraddistingue e ha saltato il portiere con il tocco di uno che ha viaggiato, ha imparato e si è migliorato.

Servizio fotografico a cura di Giacomo Cosua

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